Le sensazioni che sto provando in questi giorni sono molto intense: vivo in Lombardia (provincia di Mantova) in una situazione di caos e mi sento circondata da un forte sentimento di paura.
Il coronavirus ci sta facendo vivere situazioni molto strane, diverse da quelle ordinarie. Le attività sono ferme, chi ha la possibilità di lavorare da casa lo fa (molte aziende stanno scoprendo gli aspetti positivi dello smart working), ognuno di noi cerca di muoversi il meno possibile e solo se necessario.
E poi ci sono i progetti che vanno avanti a rilento, perché la testa è impegnata a pensare ad altro.
Tutto quello che osservo mi sta facendo riflettere sulla paura e mi sta facendo pensare a tutte quelle occasioni in ambito professionale in cui ne ho avuto davvero tanta. Pensando alla mia esperienza e alle persone che ho incontrato mi sono resa conto che è un sentimento molto comune tra le donne che devono portare avanti una propria attività professionale.
Cos’è la paura?
Non ho le competenze adatte a spiegare un sentimento complesso come la paura. Però so di averla provata in diverse occasioni della mia vita, soprattutto quando stavo per lanciare un nuovo progetto, quando non ero ancora professionalmente molto ‘solida’ o quando mi è capitato di non sentirmi all’altezza.
Ho capito che la paura è utile: è un sentimento umano alla base dell’istinto di sopravvivenza.
È utile perché ci aiuta a individuare e valutare situazioni rischiose e di pericolo e ci permette di agire di conseguenza. Grazie alla paura, infatti, siamo più propense a riflettere con attenzione su tutte le conseguenze delle nostre azioni prima di fare i passi necessari a raggiungere un nuovo obiettivo.
Freelance: paure e ansie
Sono certa molte di voi che mi seguite e che leggete il mio blog avete avuto modo di sperimentare momenti di ansia davanti a una nuova situazione lavorativa.
Il nostro lavoro da freelance ci mette nelle condizioni di dover osare qualcosa in più, di immaginare e provare a fare qualcosa di nuovo e diverso. E ogni volta veniamo assalite dall’ansia di non farcela e di non essere all’altezza della nostra nuova sfida.
Insomma, quando come freelance ci mettiamo in gioco ci capita di provare un sentimento di paura che, da una parte, ci aiuta a valutare bene le nostre scelte e, dall’altra, ci stimola a impegnarci un po’ più del necessario.
Esiste una soluzione contro la paura?
A quante è capitato di doversi reinventare dopo una leggera battuta d’arresto? Chi prima di iniziare un nuovo lavoro si è sentita inadeguata e ha avuto paura di fallire? Chi si è trovata nella condizione di dover prendere una decisione importante e di provare il timore di scoprirsi non all’altezza?
Ho sempre pensato che per superare le paure fosse necessario sfidare gli eventi. Però mi rendo conto che non è sempre possibile.
Questi giorni di caos e di paura diffusa e generalizzata mi stanno facendo pensare a tutte queste cose e a quanto sia importante poter contare su persone che possono aiutarci a superare i momenti di difficoltà.
Brunori Sas ha scritto una “Canzone contro la paura” e immagino che ognuna di noi abbia un proprio modo personale per esorcizzarla.
Qual è il tuo rimedio contro la paura?
Condividilo con me e con la community di freelance.
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