Le emozioni sono tutto nella vita. Chi ha la fortuna di fare un lavoro che ama ,lo prova probabilmente un po’ più di altri: non c’è fatica che regga il confronto con l’emozione di un successo.
Tanti amici mi hanno chiesto,
Daniela come   come fai a gestire le emozioni durante l’organizzazione di un evento? 
Organizzare un evento è un lavoro bellissimo ,che mette alla prova la creatività.E un lavoro che non conosce noia  neanche  routine .Tuttavia ,non mancano i lati negativi ,quelli lati che ogni tanto mettano in difficoltà il proprio equilibrio personale. Ma , emozionarsi per quello che si fa ripaga di ogni sforzo.
Immagino  che tanti meeting planner e organizzatori di eventi si siano riconosciuti in questa descrizione, perché è indubbio che organizzare eventi possa dimostrarsi un lavoro molto stressante, ma anche di grande soddisfazione.

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Un lavoro insomma che fa emozionare.
Ecco allora che, un po’ per divertimento, per chi mi ha chiesto : quali sono le emozioni che provo   durante lo svolgimento di un  evento? Quali sono quelle sensazioni, positive e negative, che si alternano in me  nella fase più delicata del mio  lavoro, quando i miei  sforzi  prendono  forma?
Rispondo con queste righe che stai per leggere:
Ansia.  Nei momenti insomma che precedono l’inizio di un evento,mi  sento  un po’ come un attore alla prima di uno spettacolo. Riguardo  la check list per essere certa di avere tutto sotto controllo, si ripercorre mentalmente quello che è stato fatto e quello che c’è da fare. Insomma, modalità ansiosa on.
Fiducia. Può sembrare una contraddizione in termini, ma accanto all’ansia non può mancare un sentimento positivo come la fiducia nelle proprie capacità e in quelle del proprio staff. La fiducia è il sentimento che dà la giusta energia per vedere tutto in maniera positiva, per convincersi che tutto andrà bene.
Stress. Avere tutto sotto controllo è molto faticoso. Quanto l’attenzione è alle stelle lo stress è al massimo, ma c’è anche chi dice che ‘sotto stress’ lavora meglio. Questo probabilmente è vero un po’ per tutti, ma quasi certamente non mi sento davvero stressata se non nella fase ‘calante’ dell’evento.
Attesa. Anche se non ci sarà nemmeno un momento di calma durante tutto lo svolgimento del l’organizzazione , probabilmente nemmeno per pensare, nella mia mente  troverà sempre posto la fatidica domanda ‘come sta andando?
Allegria. A meno che le cose vadano, purtroppo, male per qualche imprevisto, vedere che il frutto del proprio lavoro prende forma non può che rendermi  allegra!
Soddisfazione. Scoprirsi con un sorriso (di soddisfazione) sulle labbra sarà una bella emozione, quando tutto sta andando per il verso giusto e si riesce a captare la soddisfazione dei partecipanti.
Adrenalina.  L’ adrenalina è quasi come un antidolorifico che non fa sentire la fatica, dà tanta energia, anche quella che si pensava di non avere.
Sollievo. L’evento è giunto al termine, tutto è andato bene, che liberazione. Anche se il lavoro non è di certo finito, e il post-evento mi tengono  occupata  nei giorni successivi, almeno nel momento in cui la sala si svuota c’è un po’ di riposo
Stanchezza.   Appena ci si ferma un attimo, ci si rilassa e si piomba in uno stato di stanchezza infinita. Quello è il momento di dirmi che è giunta l’ora di riposarsi e di recuperare qualche energia.

Daniela Ardelean
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